Aree valorizzate
Parco della Favorita
Il Parco è parte integrante della Riserva Naturale Orientata di Monte Pellegrino e si trova ai piedi di questo monte, a pochi chilometri dal centro della città.
Si tratta di una area di oltre 400 ettari dove storia, cultura e natura si incontrano da secoli. Fu fondato nel 1799 dal re Ferdinando III di Borbone, che lo utilizzava come riserva di caccia e tenuta agricola.
Il Parco della Favorita grazie anche al nostro sforzo avviato nel 2017 e al costante lavoro di sensibilizzazione e impegno, è oggi un’area capace di ospitare eventi culturali e manifestazioni sportive.
Il modello di sviluppo ha prodotto negli anni risultati crescenti fino al punto che altri 2 parchi, in Provincia di Palermo hanno richiesto l’applicazione del modello di valorizzazione.
Parco Naturale delle Madonie – Piano Battaglia e Riserva di Ficuzza
Nel 2023, su richiesta della Città Metropolitana di Palermo, viene applicato il modello di valorizzazione partecipata ad altre due aree di pregio naturalistico quali Piano Battaglia e la Riserva di Ficuzza.
Piano Battaglia (1.572 m s.l.m.) è una frazione del comune di Petralia Sottana, località di villeggiatura e di sport invernali. Si trova nel cuore del massiccio delle Madonie, tra il complesso montuoso di Pizzo Carbonara (1.979 m s.l.m.) e Monte Mufara (1.865 m s.l.m.), in un contesto paesaggistico e ambientale di alto valore.
La Riserva di Ficuzza donata nei primi dell’800 dai latifondisti a Ferdinando I delle Due Sicilie per farne sua riserva di caccia. Ferdinando vi fece edificare la “Casina Reale di caccia”, attorno alla quale sorse il piccolo borgo di Ficuzza, frazione di Corleone. Nel 1860, con l’Unità d’Italia, l’area diviene proprietà del Demanio del Regno d’Italia che cedette ai privati gran parte delle aree già disboscate e dissodate.
Nel 1871, quanto resta della ex-riserva reale viene affidato all’Amministrazione Forestale ed il comprensorio dichiarato inalienabile. Con la legge nº 535, 29 dicembre 1901 del Regno d’Italia, il “Bosco nazionale inalienabile di Ficuzza” viene destinato a stazione climatica.
Con atto del 1912 la “Foresta Ficuzza” assieme alla “Foresta di Godrano” divengono di proprietà dell’Azienda di Stato per le foreste demaniali. Nel corso della prima e ancor più della seconda guerra mondiale la protezione dell’area cede il passo alle esigenze belliche di produzione di legname e pertanto l’area vive un periodo di grave degrado. Nel 1948 l’area diviene proprietà dell’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana, che vi pratica attività di rimboschimento.
Con Decreto dell’Assessorato Territorio e Ambiente del 26 luglio 2000, n. 365 viene istituita la riserva naturale “Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago”. Lo stesso decreto affida la gestione della riserva all’Azienda Foreste.